Via Don Luigi sturzo nel 2000
Matera by night
Matera la Civita e il Sasso Caveoso visti da Piazzetta Pascoli
La Civita e parte del Sasso Barisano
Il riconoscimento dei Sassi come centro storico del Comune di Matera è tutelato a livello nazionale dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (D. Legislativo N. 42/2004 e successive modificazioni e integrazioni), a livello regionale dalla Legge Regionale N. 11 del 3 aprile 1990, “Tutela dei Sassi e del prospiciente Altipiano Murgico” e con l’iscrizione di Matera nel 1993 nel “World Heritage List” tutelato a livello mondiale dalle norme UNESCO che impegnano lo Stato Italiano ad adottare una politica generale intesa ad assegnare una funzione strategica al patrimonio culturale e naturale nella vita collettiva e a integrare la protezione di questo patrimonio nei programmi di pianificazione generale.
Il processo di conoscenza e il costante lavoro di ricerca ha portato al riconoscimento dei valori e dei simboli presenti nel sito dei Sassi trasformando in un patrimonio di portata mondiale quello che appena 60 anni fa era stato considerato una vergogna nazionale, molto del merito, però, va ai 16.000 abitanti che fino agli anni 1950-60, nonostante le gravose condizioni di sovraffollamento ed igiene in cui vivevano, hanno permesso che venisse scelto il sito di Matera perché, sul lungo periodo, rappresentava il migliore e il più completo esempio di popolamento in armonia con l’ecosistema, in una regione del bacino del Mediterraneo. L’unicità ma soprattutto la conservazione nel suo impianto originario ha permesso la sua designazione rispetto a realtà esistenti ed assimilabili situate in Puglia, Iran, Grecia, Tunisia ma compromesse nel loro disegno originario.
Il processo di recupero e rifunzionalizzazione dei Sassi, come centro storico nelle sue funzioni urbane, ha portato all’individuazione lungo i percorsi e le strade principali delle attività di terziario leggero (artigianato, commercio e servizi), il tessuto abitativo minuto viene mantenuto nella originaria destinazione d’uso residenziale, mentre i palazzi patrizi, le case a corte e i conventi, per mantenerne l’integrità vengono destinati ad uso specialistico, a funzioni direzionali, turistiche e culturali (il 17% del tessuto edilizio recuperato è stato destinato a finalità culturali). Trovano collocazione nei Sassi alcune sedi periferiche del MiBAC, Fondazioni culturali, Musei, associazioni culturali (Matera ne conta oltre 150) e altre attività culturali che hanno localizzato la loro sede nei Sassi per beneficiare della fitta rete di rapporti istituzionali ivi concentrata.